blefaroplastica Archivi - Cristiano Biagi

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La chirurgia estetica può essere una preziosa alleata nell’accompagnare la donna durante la fase della menopausa, un momento delicato che necessità di attenzioni speciali. Una donna in menopausa affronta moltissimi cambiamenti ormonali e fisici che possono influire sulla percezione di se stessa e sul rapporto con la propria immagine. La chirurgia estetica in menopausa può contribuire, in molti casi, ad accrescere il benessere psicofisico della paziente e a sostenerla in alcuni passaggi critici non solo fisici ma anche relazionali, attinenti alla sfera intima. In quest’articolo in relazione alla mia esperienza, proverò a dare alcuni suggerimenti sulle tipologie di intervento da prendere in considerazione in questa fase

Chirurgia estetica in menopausa: una questione di equilibrio

Durante la menopausa, vi sono dei cambiamenti che non possono essere ignorati. La carenza di estrogeni porta una serie di disturbi quali la secchezza vaginale, sbalzi d’umore, vampate di calore sono solo alcuni dei più noti. In generale la ptosi tissutale di seno e addome con accumulo di grasso localizzato diventano sempre più accentuate, anche le aree del viso e del contorno occhi iniziano a mostrare in modo più netto la presenza di rughe, conferendo un aspetto più stanco e invecchiato. Gli interventi che possono essere effettuati, vagliando caso per caso, sono l’addominoplastica, la liposcultura e la mastoplastica e mastopessi in ogni variante. Rifare il seno e l’addome in questa stagione della vita richiede un’attenzione in più in quanto un effetto troppo accentuato rischierebbe di sembrare innaturale. Per poter migliorare l’aspetto del viso e della pelle, accanto ai trattamenti di medicina estetica si possono considerare la blefaroplastica e il lifting. In alcuni casi, per migliorare la propria vita sessuale, è possibile sottoporsi a degli interventi di chirurgia intima che, laddove necessario, possono aiutare a eliminare i fastidi dovuti all’assottigliamento e alla disidratazione dei tessuti genitali.

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La menopausa non è il declino della donna

Come tutte le fasi della vita, la menopausa va affrontata e vissuta nel pieno rispetto dei propri desideri e del proprio benessere. Durante questa stagione della maturità è necessario prendersi ancora di più cura di se stesse per ritrovare un nuovo equilibrio.

Foto di cottonbro studio da Pexels[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]


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La blefaroplastica, che sia inferiore e superiore o completa, è l’intervento principe di chirurgia estetica che corregge eventuali difetti palpebrali e attenua i segni del tempo. Ho parlato diffusamente del protocollo anche qui, in quest’articolo intendo mettere in evidenza i benefici dell’intervento e dare alcuni consigli utili per affrontare l’intervento. L’espressività degli occhi e l’intensità dello sguardo possono beneficiare della blefaroplastica in quanto l’azione distensiva e l’eliminazione degli eccessi ci pelle può conferire “un’apertura” maggiore ed esaltare il fascino della persona.

Blefaroplastica per uno sguardo più giovane

La blefaroplastica apporta anche dei benefici funzionali oltre che estetici, come il miglioramento della capacità visiva che può essere ostacolata dall’eccesso di pelle e di grasso che viene rimossa durante l’intervento. Inoltre, grazie alla chirurgia c’è una progressiva riduzione dell’affaticamento per cui borse e occhiaie tendono ad attenuarsi fortemente se non addirittura a sparire. Una persona che vede se stessa con un’espressione meno stanca sarà portata ad avere una maggiore energia da impiegare nelle proprie attività sociali e lavorative. Dulcis in fundo, non può mancare l’impatto positivo sul benessere psicofisico della persona che, oltre a percepirsi più energica, si sente anche più attraente e sicura di sé.

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La grande differenza con il botox

Il protocollo chirurgico ha un effetto permanente, l’uso del botox, finalizzato alla cura dello sguardo, ha invece bisogno di una periodica ripetizione del trattamento in quanto la sua efficacia è transitoria. Entrambi i protocolli sono validi purché vagliati insieme al chirurgo di riferimento che può, a seconda dei casi, suggerire la procedura più idonea.

Foto di Elena Rubtsova da Pexels[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]


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La chirurgia del volto assume un ruolo centrale in fatto di individuazione e attenuazione dei segni del tempo. Molte pazienti che mi richiedono consulenza mirate proprio per cercare di contrastare l’invecchiamento. Come spesso tengo a ricordare, il passare del tempo è irreversibile e il corpo cambia nel corso della vita proprio per questo motivo. La produzione di elastina e collagene, col passare degli anni, tende a diminuire creando un effetto di ptosi o rilassamento tissutale che cambia la consistenza e l’aspetto della pelle. La chirurgia estetica ci viene in aiuto e rallenta l’effetto del tempo, a patto che ci si avvicini ai protocolli operativi con consapevolezza. 

 

Chirurgia del volto e medicina rigenerativa 

Gli interventi più richiesti sono senz’altro i minilifting e lifting deep plane, per agire  a livello cutaneo e muscolare riportando indietro di un po’ le lancette dell’orologio. Tengo a precisare che anche le blefaroplastiche: completa, superiore e inferiore sono al centro dell’attenzione di chi ha la tendenza a mostrare i segni tel tempo principalmente sul terzo superiore del volto. Proprio in grazia della sua delicatezza, la zona perioculare è quella che mostra in modo più evidente rughe d’espressione, borse, occhiaie, lassità cutanea palpebrare ecc. 

Un’altra importante richiesta riguarda il ricorso alle medicina rigenerativa mediante il PRP, plasma ricco di piastrine. Attraverso micro iniezioni del plasma della paziente è possibile attenuare di molto gli effetti del tempo, a patto però di ripetere ciclicamente il trattamento per poterne mantenere gli effetti. Se è vero che l’uso del PRP non provoca alcuna reazione allergica o infiammatoria, è altrettanto vero che come tutti i trattamenti iniettivi necessita di manutenzione. 

Considerazioni 

Ogni paziente ha il pieno diritto di voler apparire più giovane e attraente, naturalmente sempre quando questi desideri non si trasformino in ossessioni che portano poi a un abuso del ricorso al chirurgo. Per questo è fondamentale, non mi stanco mai di ripeterlo, avvicinarsi con consapevolezza ed equilibrio alla chirurgia estetica. Naturalmente anche la scelta del medico gioca il suo ruolo. 

Foto di Andrea Piacquadio su Pexels

 


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 Gli occhi sono lo specchio dell’anima ed esprimono tutte le emozioni e le espressioni. Danno carattere al volto ma, purtroppo, il tempo passa anche per lo sguardo. Palpebre appesantite, zampe di gallina e altri fastidiosi inestetismi sono i nemici di uno sguardo fresco e giovane. Molte pazienti mi chiedono quale sia il protocollo più indicato: blefaroplastica o botox? La risposta è semplice: entrambe ma separatamente e solo quando indicate. Vediamo insieme quali sono le differenze e quando sono consigliate. 

Blefaroplastica: quando è indicata? 

 

La blefaroplastica è un intervento chirurgico che ha lo scopo di migliorare la zona delle palpebre e del contorno occhi. Può essere effettuata sulla sola palpebra superiore o inferiore o entrambe. In genere, si ricorre a questo tipo di intervento quando l’eccesso di cute o di grasso impedisce la completa apertura degli occhi. L’operazione consiste nell’asportazione dei tessuti e dell’adipe in esubero e, in casi selezionati, nella modificazione della forma degli occhi mediante la cantopessi. Subito dopo l’operazione è possibile avvertire leggeri disturbi come bruciore e gonfiore che si risolvono con l’uso di colliri antibiotici specifici. Le cicatrici sono molto sottili e ben nascoste nelle pieghe cutanee e nella rima palpebrale. Il risultato è permanente e molto soddisfacente: lo sguardo è più aperto, il contorno occhi più giovane e il campo visivo riacquisisce la giusta estensione. In molti casi, si associa anche un lifting delle sopracciglia alla blefaroplastica come intervento completivo.

L’intervento dura dai 30 minuti alle 2 ore, a seconda che si tratti di blefaroplastica superiore o inferiore oppure completa. Il tutto avviene in day-hospital ed è possibile riprendere la propria attività sociale e lavorativa sin da subito. La guarigione completa avviene solitamente in una settimana; per i primi giorni è possibile coprire i lividi con il makeup ed è consigliabile indossare occhiali da sole protettivi.

Botox per il contorno occhi: quando e perché farlo  

 

Solitamente si ricorre al trattamento con tossina botulinica per contrastare l’effetto di invecchiamento dell’area perioculare. Zampe di gallina e rughe più o meno profonde nella zona perioculare e glabellare trovano una soddisfacente risoluzione con questo protocollo iniettivo. Bisogna precisare che si tratta di un effetto distensivo per i tessuti e le fasce muscolari, indicata soprattutto per attenuare i segni del tempo. In altri casi, come l’effetto “palpebra cadente” è consigliabile sottoporsi a una blefaroplastica. 

 

Foto di Jan Krnc  su Pexels

 










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