Chirurgia del corpo Archivi - Cristiano Biagi

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La breast illness è una condizione patologica che affligge le donne che, purtroppo, sono vittime di casi di malasanità nell’ambito della chirurgia del seno. Interventi non eseguiti correttamente o in condizioni non indicate, possono portare una dolorosa serie di sintomi che peggiorano la qualità della vita della paziente. In molti casi sono addirittura invalidanti. Pubblico con piacere la testimonianza di Giulia, una paziente che mi ha scelto per aiutarla e accompagnarla nel suo percorso di mastoplastica correttiva.

“Rinata dopo la Breast Illness”

Giulia adesso è più serena ma quando racconta la sua storia, un velo di sofferenza attraversa il suo sguardo: “Come tante persone, anch’io sono stata vittima da una grave malasanità e chirurghi che usano il bisturi come arma a doppio taglio. Da una parte ti possono migliorare la vita ma se capiti dal lato apposto ti distruggono la vita.” – continua – ” Il tutto è iniziato con la rottura delle mie prime protesi del seno che mi hanno innescato la Breast Illness. I primi sintomi erano il ciclo che non si fermava più, stanchezza e irritabilità per poi con il passare del tempo trasformarsi in un mostro che mi mangiava il corpo dall’ interno. Non riuscivo più a camminare e persino tenere una penna in mano era troppo difficile.

L’ infiammazione era così elevata che non avevo più memoria, non riuscivo più ad alzarmi ed anche la parola non c’era più! Stavo vivendo con foglietti per ricordare, la roba la dovevo mettere a vista d’occhio per ricordare e non inciamparci sopra. Persino l’aria mi sembrava pesante e dolorosa! Non so veramente come ringraziare il chirurgo Cristiano Biagi che è stato l’unico che mi ha salvato la vita. Ha usato il suo bisturi per donarmi un nuova vita senza dolori.”

Mastoplastica correttiva come soluzione alla Breast Illness

Nel caso di Giulia e per molte pazienti, la mastoplastica correttiva rappresenta la soluzione alla breast illness. L’importanza della scelta del chirurgo in situazioni simili ha un’importanza anche più grande. Mi auguro che la testimonianza di oggi abbia aiutato le pazienti più timorose a prendere una decisione.

Foto di Vinicius Wiesehofer su Pexels


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La mastopessi riduttiva è una procedura chirurgica importante, spesso combinata agli interventi di mastoplastica che armonizzare i volumi di un seno ipertrofico o cadente in cui il complesso areola-capezzolo hanno subito uno spostamento eccessivo perso il basso. La mastopessi riduttiva ha una valenza fondamentale nel donare nuovamente un aspetto naturale alla mammella che ritrova anche visivamente le proporzioni perdute. In quest’articolo ne espongo con chiarezza tutti i vantaggi, per aiutare le pazienti nell’orientarsi prima della prima visita chirurgica.

La soluzione per la ptosi mammaria

La mastopessi riduttiva si svolge in sedazione, dura intorno alle 3 ore e consiste nel ricostituire il solco mammario per riportare in asse areola e capezzolo, riducendo i volumi. Un seno ipertrofico o afflitto da ptosi può trovare una soluzione risolutiva con questa procedura proprio perché la riduzione dei volumi non solo armonizza la figura ma alleggerisce il peso del seno su collo e schiena.  Le precauzioni post-operatorie sono le stesse richieste per un qualsiasi intervento di chirurgia del seno, in particolare bisogna prestare attenzione alla cura delle cicatrici, utilizzando le creme necessarie. I primi risultati sono apprezzabili entro 6 mesi, con la normalizzazione fisiologica del seno.

Perché sottoporsi alla mastopessi riduttiva

Accanto alle ragioni cliniche e alle esigenze di evitamento di patologie più gravose per la colonna e la muscolatura della schiena, la mastopessi aiuta la donna che vuole ritrovare un seno più naturale e conforme alle proprie aspettative. Ritrovare il benessere psicologico è fondamentale, specialmente quando le dimensioni eccessive del seno rendono la vita quotidiana e relazionale fonte di disagio e problematiche.

Foto di Andrea Piacquadio su Pexels


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Mastoplastica additiva, l’intervento più amato, più richiesto e anche più ricco di disinformazione. Nonostante siano disponibili molte più informazioni, rispetto al passato, devo purtroppo rimarcare che molto spesso non sono attendibili. In alcuni casi, addirittura rendono tutto più complesso, instillando dubbi o timori nelle donne che invece desiderano potersi sottoporre all’intervento in tranquillità. Per questo motivo, ho deciso di rilasciare la mia intervista su questo argomento a lipoelastic.

Mastoplastica additiva senza stress

Nell’intervista, che potete leggere qui, è possibile trovare tutte le informazioni necessarie per dissipare ogni dubbio. Ad esempio, parlo della natura dell’intervento, affrontando il tema della prima visita, fondamentale per costruire il rapporto medico-paziente e stabilire anche la tipologia di protesi da impiantare a seconda della fisicità. Un altro tema importante sono i tempi di ripresa, che variano da persona a persona, sia per la situazione clinica che per le tecniche operatorie utilizzate. Altro importante tema affrontato è il post operatorio e i volumi delle protesi utilizzate. In linea di massima, consiglio sempre un graduale aumento della taglia per evitare drastici cambiamenti della fisicità e scongiurare qualsiasi rischio.

L’importanza del ruolo di chirurgo estetico etico

Come chirurgo estetico etico credo che sia importante aiutare le pazienti a trovare un nuovo modo di guardare se stesse. L’intervento chirurgico di mastoplastica additiva deve esaltare la bellezza e la femminilità di ogni donna, senza stravolgerne la fisionomia. Il rapporto tra medico e paziente è appunto fondamentale e tengo moltissimo ad ascoltare attivamente ogni storia. Sottoporsi a un intervento così importante nasce da un’esigenza primaria, quella di raggiungere la serenità e il benessere psicofisico.

Foto di Jean-Daniel Francoeur su Pexels


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L’addominoplastica è senz’altro tra gli interventi di chirurgia estetica più richiesti, accanto alla mastoplastica e alla mastopessi. Dietro la richiesta di ogni paziente di modificare la propria silhouette in seguito a un importante cambio di peso, c’è la storia di una persona che ha combattuto una grande battaglia contro il forte disagio di non riconoscersi più nel proprio corpo.Pubblico con piacere la storia di Rosalba, una paziente che si è rivolta a me a ella mia equipe con l’intento di ridurre le dimensioni del proprio addome, affrontando il proprio percorso con determinazione e tenacia.

“Addominoplastica per rinascere”

“Ho conosciuto il dott.Biagi tramite una mia amica parlandole del mio grandissimo problema il mio addome grosso. Mi ha dato il numero, ho chiamato per fissare il primo appuntamento, era il 10 Ottobre, ho realizzato il mio sogno.” dice Rosalba ricordando l’inizio del suo viaggio, quasi sorridendo dei primi timori dissipati durante la prima visita chirurgica “Il 10 novembre il dottore mi ha messo subito a mio agio e mi ha ispirato sicurezza e fiducia. Oggi sono felice, ho un’addome bellissimo, mi sono affidata a lui e sono soddisfatta e felice, non mi ha mai trascurata durante il mio percorso sia prima che dopo.”

L’importanza di accompagnare ogni paziente in tutte le fasi

Voglio porre l’accento sull’importanza del sostegno e dell’ascolto che ogni paziente merita per arrivare alla data dell’intervento con più serenità e consapevolezza. Ricordiamo sempre che, dietro un intervento, ci sono tante ansie, timori e grandi domande che meritano risposte e rassicurazioni. Per me, ognuna di esse è preziosa e merita rispetto in quanto contribuisce a un importante percorso di cambiamento verso il benessere psicofisico.

Foto di Karolina Grabowska su Pexels


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I trattamenti di medicina estetica, nonostante la grande quantità di informazioni reperibili in rete, suscitano ancora molti interrogativi e preoccupazioni che attanagliano la mente dei pazienti. Non è raro che molte persone mi chiedano se un trattamento può modificare in modo permanente i tratti somatici o se addirittura il botox può arrivare a ridurre la motilità di un muscolo. In quest’articolo ho intenzione di dissipare tutti i dubbi per fare chiarezza ed essere d’aiuto alle persone che vogliono informazioni più

Trattamenti di medicina estetica e false credenze

Inizio col dire che non esistono trattamenti che modificano i connotati in assoluto, sta al buonsenso e all’etica del medico e del paziente scegliere il percorso terapeutico che non lasci un’impronta eccessivamente marcata sul volto della persona. Qualsiasi intervento troppo invasivo e sconvolgente è da evitare nel modo più assoluto. Inoltre, la leggenda metropolitana del dolore provato in seduta deve essere sfatata. Se è vero che la percezione del fastidio è soggettiva, è altrettanto vero che vengono prese tutte le precauzioni come creme anestetiche pre puntura. Il botox inoltre non paralizza i muscoli bensì li rilassa, limitandone la contrazione quindi l’espressività non è inficiata, solo i segni del tempo vengono attenuati.

Combattere la disinformazione

Spero che questa sintetica panoramica sui timori più frequenti abbia dissipato i dubbi più importanti. È importante diffondere informazioni attendibili, veritiere e completamente verificabili perché ogni paziente merita il meglio, sia in termini di consulenza che di assistenza sanitaria.

Foto di cottonbro studio su Pexels










© Copyright 2024 – Cristiano Biagi





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