chirurgia estetica Archivi - Pagina 6 di 12 - Cristiano Biagi

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La chirurgia estetica negli ultimi anni ha visto affermarsi la tendenza degli interventi in abbinata. Scopriamo insieme quali sono i protocolli più effettuati in tandem e quali vantaggi offrono dal punto di vista clinico, in termini di resa estetica e di tempi di recupero. Questi due aspetti sono molto importanti e molto spesso tendono ad essere determinanti nel prendere finalmente la decisione di entrare in sala operatoria. 

Chirurgia estetica in abbinata: ecco le coppie più gettonate

 
Se parliamo di chirurgia estetica in abbinata, la prima e più semplice abbinata riguarda sicuramente ma mastoplastica additiva o riduttiva con mastopessi, in tal modo si riesce non solo a  dare una taglia in più alla donna che la desidera ma anche a migliorare l’aspetto generale del seno correggendo delle disarmonie come le asimmetrie del capezzolo e dell’areola. Un altro importante abbinamento riguarda l’addominoplastica e la liposcultura. Tonificare un addome cadente spesso viene associato anche all’assottigliamento della silhouette che può dare un effetto di snellimento e ringiovanimento della figura. Risalendo verso altri distretti corporei non possiamo trascurare l’otoplastica e la rinoplastica, due interventi importanti che possono dare un contributo decisivo al miglioramento dell’armonia del volto. 

 

Tempi di recupero ridotti in tutta sicurezza

Associare due interventi ha l’indubbio vantaggio di affrontare una sola convalescenza. Molte persone trovano allettante la prospettiva di poter entrare in sala operatoria una sola volta per liberarsi di due inestetismi. Il tutto a fronte di una giusta pianificazione degli accertamenti, di un’esecuzione molto precisa e  del dovuto follow up post-operatorio. 

 

Foto di willsantt su Pexels

 


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Sottoporsi a trattamenti di medicina estetica e a interventi di chirurgia richiede un grande impegno: fisico, psicologico ed economico. Nonostante le mille battaglie di noi medici, c’è ancora troppa disinformazione e superficialità intorno all’argomento ed è per questo che voglio fare chiarezza su questo tema. In quanto chirurgo e medico estetico etico tengo a specificare che ogni paziente merita di essere accompagnato nel suo per corso con il massimo della trasparenza e della fermezza, per non cadere nelle mani di chi, a fronte di un risparmio economico, può rovinare l’aspetto e la psiche delle persone. 

Sicurezza e affidabilità non hanno prezzo 

Innanzitutto è fondamentale rivolgersi a un medico specialista in chirurgia, sia essa plastica, estetica o ricostruttiva, che abbia sostenuto un corso di studi che contempli i 5 anni di specializzazione canonici. I master possono ampliare e aggiornare le conoscenze di un professionista sanitario ma non si sostituiscono a un percorso formativo più completo. Inoltre, è importante tenere presente che lo specialista è in grado di dare risposte molto precise ai quesiti dei pazienti che possono essere adeguatamente informati sui benefici, sui risultati e anche sui rischi che le procedure chirurgiche e che i trattamenti comportano. Componenti fondamentali che rendono una visita di consulto preziosa ai fini della scelta dei pazienti. Un’informazione completa e approfondita è il primo miglior servizio che possa essere offerto a una persona che desidera migliorare il proprio aspetto attraverso la medicina estetica. 

Low cost e qualità: tutto ha un equilibrio 

Spesso le persone meno informate cadono nella rete di malfattori e figura improvvisate per ragioni economiche. Dietro alla formulazione di un onorario richiesto da un professionista vi sono dei presupposti di qualità: la scelta dell’istituto di cura in cui viene effettuata la procedura, l’équipe medica che assiste il chirurgo durante l’intervento o il trattamento e, in caso di mastoplastica additiva o mastopessi, la tipologia e la qualità delle protesi impiegate. Tutti elementi che sono alla base di una riuscita soddisfacente di una procedura. 

Foto di Anna Shvets su Pexels

 


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La rigenerazione intima può essere d’aiuto soprattutto durante la delicata fase della menopausa, una stagione della vita femminile che è spesso fonte di disturbi e disagi fisici e psicologici. Ho parlato di chirurgia intima anche qui, ma oggi voglio affrontare l’argomento ponendo attenzione alla medicina rigenerativa e alle tecniche che possono aiutare ad ottenere una significativa riduzione dei discomfort dovuti alla menopausa. 

 

Rigenerazione intima, cos’è e quali vantaggi offre

Con la menopausa l’organismo della donna va incontro a importanti cambiamenti ormonali che possono provocare diversi disturbi: si va dalle classiche “vampate” di calore alla secchezza vaginale, passando per alterazioni dell’umore e dell’appetito. Con l’aumento della durata media della vita, le donne non vogliono più  accettare limitazioni, soprattutto all’intimità che desiderano vivere in modo più completo. L’obiettivo della rigenerazione intima è proprio quello di mantenere la funzionalità della sfera intima. Tra i punti focali troviamo l’idratazione dei tessuti che può essere ottenuta attraverso vari protocolli, sia iniettivi (con inoculazioni di acido ialuronico appositamente formulato) sia chirurgici tramite lipofilling.

Le cellule staminali contenute nel grasso autologo sono in grado di attivare la rigenerazione tissutale, restituendo idratazione e turgore. La purificazione delle cellule adipose è ottenuta attraverso uno specifico processo di  lavorazione che frammenta gli adipociti liberandone le caratteristiche rigenerative. 

 

Considerazioni e indicazioni terapeutiche 

Il trattamento di lipofilling consta di diverse sedute, il cui numero viene stabilito insieme al chirurgo in base ai casi. In genere, si consiglia di effettuare nuove applicazioni a distanza di 9-12 mesi dalla prima. Questo lasso di tempo può essere allungato proprio in grazia della rigenerazione cellulare attivata nei tessuti dagli adipociti purificati.

Naturalmente è possibile abbinare anche interventi di tipo estetico come la ricostruzione dei genitali esterni, soprattutto se la paziente desidera un ringiovanimento completo. 

Foto di Mikhail Nilov su Pexels

 


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La chirurgia estetica richiede attenzione e consapevolezza da parte di medico e paziente. Vi sono specifici indicazioni cliniche e consigli da elargire a chi si sottopone a un intervento. Senza trascurare gli aspetti psicologici dovuti all’ospedalizzazione e all’esito, cosa che è spesso più importante. In questo articolo voglio affrontare il tema parlandone con la giusta semplicità.

 

Prima della chirurgia estetica, un approccio sano

Parliamo degli aspetti fisici della preparazione. Sarebbe consigliabile, per chi ne ha l’abitudine, smettere di fumare almeno 2 settimane prima dell’operazione. In tal modo, l’afflusso di sangue ai capillari sarà migliore e la cicatrizzazione più efficace e veloce. L’astensione dal fumo aiuta a ridurre l’insorgenza di eventuali complicanze. Inoltre è importante elencare al medico l’eventuale assunzione di farmaci e di integratori vitaminici evitare di assumere farmaci in quanto possono essere controindicati. 

Nei 20 giorni precedenti all’intervento, consiglio di seguire un regime alimentare leggero ed equilibrato, evitando l’assunzione di alcool almeno dai 7 giorni prima di entrare in sala operatoria. Tutto questo al fine di ridurre i fattori di rischio anestesiologico quali il sovrappeso. 
Allo stesso modo è consigliabile l’astensione dal fumo per almeno 2 settimane, tenersi idratati, seguire una dieta leggera, evitare sforzi e l’esposizione al sole onde consentire una buona cicatrizzazione. In genere, dopo 7 giorni si può riprendere la vita di relazione e, trascorse in media 4 settimane, anche l’attività sportiva.

 

Gli aspetti psicologici pre e post intervento 

Anche e soprattutto l’anima e la mente devono essere pronti ad affrontare un intervento chirurgico. Per poter apprezzare i risultati finali dovrà passare qualche tempo, per cui è necessario avere pazienza e prendersi cura di sé.  Un buon esercizio può essere quello di proiettarsi mentalmente nelle nuove forme che si avranno, per abituarsi all’idea del cambiamento che verrà. 

Può essere utile anche fare sessioni di meditazione, yoga e training autogeno oppure, se lo si desidera, rivolgersi alle cure di uno psicoterapeuta. Anima e corpo insieme sono la nostra essenza e non c’è nulla di male nel cercare anche nella preparazione psicologica il supporto di un professionista. 

Foto di Lucas Pezeta su Pexels

 


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Sempre più persone si avvicinano alla medicina estetica e alla chirurgia. L’effetto della pandemia che ha fatto crescere il trend dell’attenzione al proprio aspetto ha continuato a prosperare, abbassando sempre di più l’eta in cui si inizia a sottoporti a trattamenti di medicina estetica. Si parte dai 18 anni per arrivare fino ai 70, con punte di crescita anche nel pubblico maschile, sempre più attendo alla cura dell’aspetto fisico. 

 

La medicina estetica per stare bene con se stessi 

Sono molto lieto di vedere che si sta diffondendo una nuova idea di medicina estetica come 

un vero e proprio approccio alla salute intesa come benessere psicofisico.

Anche per questo motivo, come è giusto, si cercano trattamenti dall’effetto naturale e duraturo. l mio compito da chirurgo estetico etico è soprattutto quello di aiutare i pazienti a sentirsi a proprio agio nel loro corpo, ricorrendo quando necessario a trattamenti estetici.

Banalmente anche un semplice peeling, una laserterapia per l’eliminazione di cicatrici e macchie cutanee può rappresentare una svolta per chi ha vissuto disagi psicologici a causa di determinate condizioni dermatologiche.

Mi vengono in mente le giovanissime che escono dall’adolescenza desiderando lasciare alle spalle lo spettro dell’acne. Molte persone scelgono anche l’epilazione laser e i trattamenti iniettivi con botox e filler per il ringiovanimento.

 

Più belli a ogni età

Anche se una persona giovanissima non deve combattere le rughe, ha tutto il diritto di volersi sentire bene con se stessa e, perché no, anche più attraente.  L’importante è affidarsi al buonsenso e alla professionalità del proprio chirurgo che saprà consigliare protocolli e modalità terapeutiche adatte.

 

Foto di Miyicahel Tamburini su Pexels

 










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