mastoplastica additiva Archivi - Pagina 12 di 26 - Cristiano Biagi

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L’intervento al seno è ormai tra i più richiesti dalle donne. Esistono varie soluzioni per molteplici problemi.

Vediamoli insieme.

 

L’intervento al seno: saperne di più.

 

Da quanto ormai ti senti a disagio con il tuo corpo?

Hai mai pensato che esiste una soluzione al tuo malessere?

 

Molte donne si sentono inadeguate rispetto a un ideale di bellezza femminile difficilmente raggiungibile se non si è già state aiutate da madre natura.

Vi sarete rese conto da sole che i prodotti pubblicizzati per effetti miracolosi spesso si rivelano falsi e poco credibili. L’esercizio fisico, per quanto importante per la salute della persona, il più delle volte non basta a ottenere risultati soddisfacenti.

E allora che fare?

La chirurgia plastica rimane l’unica strada percorribile. Hai paura? Sei spaventata dall’idea di subire un intervento?

Chiedi una consulenza gratuita al dott. Biagi, chirurgo esperto con oltre 15 anni di esperienza nel settore.

 

La maggior parte delle donne che si rivolgono al dott. Biagi lo fanno per inestetismi riguardanti il seno.

Per il dott. Biagi non ci sono misteri. Il seno può essere aumentato nel suo volume, diminuito, sollevato, ringiovanito.

Le tipologie di intervento sono molteplici e tutte rivolte a migliorare la salute fisica e mentale delle pazienti.

Andiamo per step principali.

Capiamo insieme quali sono i macrointerventi riguardanti l’aspetto del seno.

 

Il dott. Biagi da anni si affida alle Motiva, le migliori sul mercato in grado di garantire qualità dei materiali e risultati naturali.

 

  • Mastoplastica riduttiva: si tratta di una procedura che va a eliminare adipe e tessuto in eccesso dalle mammelle. La forma del seno risulterà rimodellata e proporzionata al fisico.

Si procede con questo intervento nel caso in cui la forma del seno risulti fuori forma e se questo, oltre a motivi di disagio, può                 essere poco salutate.

 

  • Mastopessi: con l’avanzare del tempo, a seguito di forti oscillazioni di peso o traumi, i legamenti del seno perdono tonicità e, di conseguenza, le mammelle sembrano scivolare verso il basso. Con l’intervento si va a combattere quella che è conosciuta come ptosi mammaria.
  • Mastoplastica correttiva: si occupa di risolvere problematiche di varia natura inerenti la mammella. Può trattarsi di patologie congenite dell’individuo, oppure traumi derivanti da incidenti ed eventi, se non da interventi già eseguiti e non andati a buon fine.

 

Queste tipologie di intervento sono declinabili in base alle esigenze della paziente. Per esempio esistono modalità di chirurgia ricostruttiva che avvengono a seguito di una mastectomia, per cui la forma del seno deve essere riconquistata.

Oppure si può pensare a soluzioni combinate, come nel caso di una mastopessi che vuole donare al seno qualche taglia in più.

Ogni decisione richiede un’attenta anamnesi del caso, perché non bisogna sottovalutare le cause i rischi legati a un’operazione.

Per cui, richiedi una visita di controllo gratuita per conoscere il dott. Biagi. Le tue idee potranno chiarirsi e insieme troverete risposte a tutte le tue domande.

 

 

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Il dott. Biagi, chirurgo specializzato nell’estetica del seno, è ormai diventato partner ufficiale del gruppo Motiva, le cui protesi sono le migliori sul mercato.

 

Clinic App Motiva.

Oltre alla soddisfazione della paziente, quello che il dott. Biagi ricerca è un effetto naturale del seno dopo un intervento, che si tratti di una mastoplastica additiva, sia di una mastopessi che di una mastoplastica correttiva in senso più ampio.

Quello che conta è che chi si sottopone a un’operazione al seno si sia nuovamente a suo agio con il proprio corpo, in linea con il proprio fisico. Per questo il dott. Biagi ambisce a un risultato perfetto e proporzionato al complesso di chi ha davanti.

Le protesi Motiva sono la soluzione a tutto questo. Si ha sicurezza della qualità dei materiali e, con questo, la certezza di un risultato perfetto.

Le protesi Motiva sono ergonomiche quindi in grado di ben adattarsi alla normale forma del seno, in modo che il risultato finale sia del tutto naturale. È di fondamentale importanza che il seno risulti ringiovanito e tonico ma questo non deve essere evidente. O meglio, l’obiettivo non è ottenere un décolleté artificiale.

Il programma Motiva, quindi, non solo assicura una supremazia del risultato ma vuole creare una vera e propria community di pazienti e medici.

È così che nasce la Clinic App, un’app che permette interazione con Motiva tramite un’esperienza digitale tutta online.

Tramite la app, infatti, si accede a una sorta di portfolio in cui sono riportate tutte le cliniche e i relativi medici che adottano le protesi Motiva durante i loro interventi. Inoltre, fattore aggiunto molto importante, esiste una gallery delle pazienti che vogliono partecipare, utile per mostrare i risultati ottenuti dopo l’impianto.

 

Questo portale permette una costante comunicazione e, soprattutto, continui aggiornamenti tra i medici che hanno deciso di diventare partner del gruppo.

Il portale viene costantemente aggiornato in modo da costruire una rete formata e attiva su tutti i prodotti Motiva.

I medici interessati all’iniziativa possono entrare a fare parte del gruppo semplicemente con un click!

 

Foto di freestocks.org da Pexels


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 Cos’è la simmastia 

 

La simmastia è una rara anomalia del seno.

 

Può essere di natura iatrogena, cioè può presentarsi come conseguenza indesiderata dopo un intervento di mastoplastica additiva, oppure congenita.

 

Si tratta, in ogni caso, di una condizione particolare in cui il tessuto che congiunge i due seni lungo la linea centrale del torace risulta come staccato dallo sterno, dando l’impressione di una singola unità mammaria: una sorta di “uniseno”.

 

La simmastia o spostamento mediale delle protesi è da annoverare tra le possibili complicanze di un intervento di aumento del seno, così come:

 

 

 

 

 

  • l’abbassamento delle protesi o doppia bolla

 

L’avvicinamento verso lo sterno delle protesi mammarie si verifica quando le tasche  protesiche comunicano tra loro attraverso la linea mediana.

 

 

 Perchè può verificarsi dopo la mastoplastica additiva 

 

In seguito ad un intervento di mastoplastica additiva, in taluni casi, si può avvertire una fastidiosa sensazione di tensione, come se la pelle non aderisse dallo sterno.

 

Le protesi potrebbero convergere, toccandosi.

 

Ecco le principali ragioni:

 

  • le protesi inserite sono troppo grandi rispetto alle dimensioni del torace di partenza

 

  • uno o entrambi gli impianti sono posizionati troppo vicini allo sterno

 

  • la tecnica di inserimento delle protesi non è adatta

 

 

 

Ricordiamo che è sempre consigliabile aspettare almeno due mesi dall’intervento prima di valutare il proprio décolleté.

 

Eventuali edemi post operatori potrebbero, infatti, perdurare nel primo periodo, causando gonfiore nella zona.

 

Inoltre, dopo l’intervento è sempre necessario indossare il reggiseno postoperatorio per alcuni mesi al fine di supportare il seno.

 

Solo trascorso questo periodo, il chirurgo potrà valutare un’eventuale ipotesi simmastia.

 

 

 Come si evita? 

 

Se stai valutando di sottoporti ad un intervento di mastoplastica additiva, è molto importante che tu ti affidi ad un professionista competente ed esperto.

 

Questa è la regola numero uno per evitare il rischio simmastia, così come l’insorgenza di tutte le altre possibili complicanze di un intervento di chirurgia del seno.

 

Innanzitutto, il medico ti consiglierà il modello di protesi più adatto rispetto al tuo fisico e che ti faccia sentire bella e femminile.

 

In secondo luogo, esaminerà con attenzione se procedere con una mastoplastica additiva sottoghiandolare, sottomuscolare o dual plane.

 

Infine, durante l’operazione, nel momento in cui andrà fisicamente a creare le tasche protesiche nel tessuto di entrambi i seni per contenere gli impianti, si assicurerà di non posizionarle troppo vicine alla linea mediana del torace, in modo tale da non ledere la schisi intermammaria.

 

 

 Valutazioni da fare nella scelta delle protesi 

 

Come già detto, la scelta del tipo di protesi da utilizzare per l’intervento è di fondamentale importanza al fine di garantire un risultato finale femminile, naturale e armonico, ma anche al fine di minimizzare il rischio complicanze.

 

Recenti indagini di settore hanno dimostrato che la linea di protesi Motiva è attualmente la migliore sul mercato per diverse ragioni.

 

In primis, oltre ad avere un alto profilo di sicurezza ed un’elevata biocompatibilità, le protesi Motiva assicurano risultati esteticamente più belli con una drastica diminuzione dell’incidenza di complicanze post operatorie.

 

Considera che i casi di revisione delle protesi sono scesi al di sotto del 1% grazie all’introduzione della superficie nanotesturizzata SmoothSilk e della tecnologia di movimento TrueMonobloc.

 

Inoltre, gli impianti Motiva prevedono una garanzia estesa e un’assistenza dedicata.

 

Se sei interessata all’argomento, leggi anche I vantaggi delle protesi Motiva.

 

 

 L’importanza del chirurgo e della tecnica giusti 

 

Fare una scelta ben meditata rispetto al professionista che eseguirà l’intervento è decisamente importante per poterne affrontare tutte le fasi con serenità e senza dubbi o paure.

 

Un bravo chirurgo sa che ogni donna è diversa e che non esiste una formula unica che garantisca il successo dell’operazione.

 

A seconda dei casi, infatti, egli sarà in grado di consigliare e valutare la soluzione e la tecnica di impianto ad hoc.

 

Il Dottor Cristiano Biagi offre, in questo senso, un approccio chirurgico unico  e personalizzato, basato su un’attento ascolto delle esigenze della paziente.

 

Se desideri avere più informazioni sulla mastoplastica additiva o in merito agli impianti di nuova generazione Motiva contattata subito il dott. Biagi.

 

Riceverai una prima consulenza gratuita e potrai avere tutte le informazioni che cerchi.

 

 

Photo by Anthony Tran on Unsplash

 

 


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 Perché ricorrere alla mastoplastica additiva 

 

La mastoplastica additiva è, oggigiorno, uno degli interventi maggiormente richiesti ed eseguiti in chirurgia estetica.

 

Studi recenti confermano che sette donne su dieci si dichiarano insoddisfatte del proprio decollétè.

 

L’insoddisfazione per il volume o per la forma del proprio seno è sempre di origine fisica e può essere dovuta a una condizione congenita oppure acquisita.

 

Spesso la frustrazione per un seno piccolo e svuotato comporta anche conseguenze psicologiche più o meno rilevanti.

 

Fortunatamente, il desiderio di migliorarsi è il punto di partenza che spinge tante donne a rivolgersi al chirurgo estetico per ottenere un seno femminile, pieno e sodo.

 

 

 Quali sono le protesi seno migliori sul mercato 

 

Le protesi attualmente più utilizzate per la chirurgia dell’aumento del seno sono quelle realizzate in gel di silicone coesivo, anche se esistono altri materiali in commercio.

 

Questo gel somiglia particolarmente al tessuto mammario e ha il vantaggio di mantenere la temperatura corporea normale, donando un risultato naturale, anche al tatto.

 

E’, inoltre, sicuro e durevole. Infatti, in caso di deterioramento o rottura della protesi, il gel tende a rimanere fermo, intrappolato dai tessuti circostanti, evitando di fuoriuscire e spostarsi in altre zone.

 

La durata media di una protesi in gel di silicone coesivo va dai 10 ai 25 anni. È comunque possibile sostituirla, sia in caso di scelta personale (per un cambio di forma o dimensione), sia in caso di necessità insorte in seguito a complicanze mediche (ad esempio, per contrattura capsulare).

 

 

 Forma, profilo e texture 

 

Secondo il gusto estetico e il seno di partenza, si può ricorrere a protesi di forma:

 

  • Rotonda: aggiungono volume sia nella parte superiore della mammella che nella parte inferiore

 

  • A goccia (anatomica): aggiungono un volume distribuito in maniera asimmetrica (maggiore nella porzione inferiore del seno, minore nella porzione superiore)

 

Importante da valutare è anche il profilo (o proiezione):

 

  • Basso: adatte a un seno di partenza grande e cadente

 

  • Medio: adatte alle situazioni in cui si desidera un risultato discreto e naturale

 

  • Alto: adatte ad un seno di partenza piccolo e svuotato

 

La texture esterna (involucro), invece, può essere:

 

  • Liscia: molto morbida al tatto e realistica

 

  • Testurizzata (ruvida): più rigida, ma anche più sicura, in quanto riduce la possibilità di rigetto

 

Naturalmente, solo il chirurgo sarà in grado di consigliare il tipo di protesi mammarie in silicone da applicare durante una mastoplastica sottomuscolare, retroghiandolarie o Dual plane più adatto in base all’anatomia fisica e ai volumi desiderati dalla paziente.

Se sei interessata all’argomento puoi leggere anche questo articolo sulle protesi e il metodo Dual plane.

Fondamentale è, quindi, la scelta, di un professionista fidato e attento come il dott. Cristiano Biagi. Ogni donna ha, infatti, un fisico e un seno diversi e solo un esperto chirurgo può valutare il singolo caso, studiando una soluzione su misura e personalizzata, in modo da ottenere il risultato più naturale e armonioso possibile.

 

 

 Protesi di ultima generazione JOY di Motiva 

 

Le protesi di ultima generazione, attualmente presenti sul mercato, sono tutte di ottima qualità. Tuttavia, quelle che assicurano i risultati più sicuri e più belli nella chirurgia estetica del seno sono, senza dubbio, le Motiva.

 

Oltre a permettere di pianificare un percorso customizzato e su misura di aumento del seno, infatti, la nuova tecnologia Motiva permette di non dover più decidere tra morbidezza e struttura degli impianti.

 

La particolare composizione in gel di silicone ad alta densità ed elevata elasticità, simula perfettamente il tessuto mammario con la peculiarità di aggiungere volume donando, allo stesso tempo, al seno un effetto di naturalità estrema, anche in movimento.

 

Le protesi Motiva sono biocompatibili, dotate di marchio CE e conformi agli standard FDA. Il loro involucro nanotesturizzato, inoltre, permette di ridurre in modo significativo l’incidenza di complicazioni correlate all’impianto (come il rippling).

 

 

 Un’ esperienza di aumento del seno unica e personalizzata 

 

Per l’intervento di mastoplastica additiva il dott. Biagi preferisce affidarsi al programma JOY di Motiva perchè particolarmente all’avanguardia, personalizzabile e garantito per durare nel tempo.

 

Una donna, infatti, non dovrebbe mai compromettere la sua sicurezza o il suo comfort solo per il desiderio di migliorare il proprio aspetto.

 

Se vuoi essere sicura e affidarti ad un professionista in grado di accompagnarti in tutte le fasi del percorso di aumento del seno contatta ora il dott. Cristiano Biagi per prenotare una prima consulenza o richiedere ulteriori informazioni.

 

Foto di gaspar zaldo da Pexels


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Ecco le migliori protesi al seno per la mastoplastica additiva.

Quando si parla di un intervento di mastoplastica additiva o di mastopessi la scelta delle protesi è un aspetto di fondamentale importanza.

Scegliere le migliori protesi per il proprio seno, e adatte alla propria conformazione fisica, determina buona parte del risultato.

Non è detto che un chirurgo utilizzi la stessa tipologia di protesi di un altro, ma è comunque importante siano di estrema qualità.

Vogliamo però sottolineare quanto sia importante scegliere un chirurgo in Italia, e non all’estero, in quanto gli impianti, prima di poter entrare in commercio nel nostro Paese, vengono sottoposti a rigide prove di sicurezza.

Tali prove includono le seguenti verifiche principali:

  • Integrità e resistenza del guscio esterno.
  • Grado di coesione del gel.
  • Resistenza all’usura, agli urti e a traumi.
  • Resistenza alla compressione, allungamento e deformazione.
  • Analisi riguardanti l’abrasione e la tossicità.
  • Analisi sulla composizione chimica delle protesi.
  • Verifiche sul livello di sterilità effettivo.
  • Verifiche sulla biocompatibilità.

E altro ancora. Prima di essere immesse sul mercato (per quanto riguarda l’Italia) ogni singola protesi deve passare positivamente tutte queste verifiche.

Tra le migliori marche di protesi in commercio nel nostro Paese troviamo le seguenti:

  • Motiva (l’azienda ha anche realizzato le migliori protesi ergonomiche, utilizzate da Dottor Cristiano Biagi)
  • Mentor (Johnson and Johnson)

Devi sapere comunque che le protesi mammarie sono suddivise in diverse tipologie. Sarà il chirurgo, con il tuo consenso e basandosi sulla tua conformazione fisica e sui tuoi desideri, a decidere quali scegliere per il tuo intervento di mastoplastica additiva.

Protesi per il seno migliori? Ecco le diverse tipologie.

Le protesi per il seno non presentano tutte la stessa forma, ma anzi: in base a questa possono essere di 3 tipologie differenti.

Ecco di seguito quali:

  • Protesi rotonde: le prime immesse sul mercato, le protesi tonde presentano una forma semisferica e il punto di maggior proiezione è fisso, al centro. Il punto di proiezione è quello di massima altezza delle protesi (se sollecitate da forza di gravità): ciò significa che in quelle rotonde non cambia a seconda dei movimenti di chi le indossa.
  • Protesi anatomiche: presentano una forma a goccia e, se sottoposte a forza di gravità, il punto di massima proiezione si trova in basso.
  • Protesi dinamiche, dette anche ergonomiche: la novità nel campo della chirurgia del seno, sono composte da un gel che si sposta in base ai movimenti della donna. Di conseguenza garantiscono una mastoplastica additiva dal risultato molto naturale. Presentano inoltre una superficie nanotesturizzata che riduce ai minimi termini il rischio (già piuttosto raro) di rigetto. Se sottoposte a forza di gravità, il punto di massima proiezione si trova nel polo medio-basso.

Questi impianti possono essere, come puoi immaginare, di diverse dimensioni. In base al loro volume vengono chiamate (dalla meno alla più voluminosa) protesi a bassa, media e alta proiezione.

Quali protesi scegliere tra rotonde, anatomiche ed ergonomiche?

Premesso che la scelta delle protesi sia di competenza del chirurgo, il quale ovviamente chiederà il tuo consenso, ogni tipologia di impianto è adatta a risolvere alcuni difetti e ha un impatto visivo differente dagli altri.

Ecco di seguito cosa intendiamo.

Protesi rotonde

Sono spesso utilizzate nelle donne che hanno la necessità di riempire fortemente il polo superiore delle mammelle, in quanto il riempimento risulta ottimale anche quando la donna è in piedi.

C’è però un problema: questa forma è differente dal seno non rifatto e dunque non garantisce un risultato naturale.

Protesi anatomiche

Vengono spesso utilizzate per correggere la vicinanza del complesso areola capezzolo (C.A.C.) al solco sotto-mammario, in quanto la loro forma a goccia tende a portare l’areola più in alto rispetto alla posizione naturale.

Protesi ergonomiche

Le protesi ergonomiche sono in assoluto le migliori per chi desidera un seno rifatto effetto naturale. Il risultato è un seno morbido, del tutto simile a uno non rifatto.

Si adattano perfettamente alla fisicità di pressoché qualsiasi donna e permettono anche un buon risollevamento del C.A.C. (in quanto, se sottoposte a forza di gravità, il punto di maggior proiezione è medio-basso).

Il volume delle protesi per il seno.

Protesi a bassa, media o alta proiezione?

Come puoi immaginare, anche il volume delle protesi mammarie viene scelto (prima dell’operazione) dal chirurgo in accordo con le tue esigenze.

Devi sapere che durante la prima visita di controllo il medico esaminerà – tra le altre cose – la tua conformazione fisica, la tipologia di seno e ascolterà quali sono i tuoi obiettivi.

Al fine di non diventare una pentita della mastoplastica additiva ti consigliamo di scegliere degli impianti ben proporzionati al tuo fisico. L’effetto finale sarà ottimo e difficilmente avrai dei ripensamenti a riguardo.

Per esempio, delle protesi ad alta proiezione mal si sposano con un fisico minuto, e se questo è il tuo caso potresti pentirtene amaramente.

Fare una scelta ben ponderata è indispensabile in questi casi: è il tuo seno e dovrai portarlo a vita, a meno che non ti voglia continuamente sottoporre a interventi di mastoplastica!

Ora sai tutto sulle protesi per il seno e hai ricevuto un’infarinatura di quello che ti dirà il chirurgo estetico durante la prima visita.

Vuoi avere maggiori informazioni sulla mastoplastica additiva?  contatta subito Dottor Cristiano Biagi e, se vuoi, richiedi una prima visita gratuita!

Foto di Jana Kukebal da Pexels










© Copyright 2024 – Cristiano Biagi





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