La mastopessi riduttiva è una procedura chirurgica importante, spesso combinata agli interventi di mastoplastica che armonizzare i volumi di un seno ipertrofico o cadente in cui il complesso areola-capezzolo hanno subito uno spostamento eccessivo perso il basso. La mastopessi riduttiva ha una valenza fondamentale nel donare nuovamente un aspetto naturale alla mammella che ritrova anche visivamente le proporzioni perdute. In quest’articolo ne espongo con chiarezza tutti i vantaggi, per aiutare le pazienti nell’orientarsi prima della prima visita chirurgica.
La soluzione per la ptosi mammaria
La mastopessi riduttiva si svolge in sedazione, dura intorno alle 3 ore e consiste nel ricostituire il solco mammario per riportare in asse areola e capezzolo, riducendo i volumi. Un seno ipertrofico o afflitto da ptosi può trovare una soluzione risolutiva con questa procedura proprio perché la riduzione dei volumi non solo armonizza la figura ma alleggerisce il peso del seno su collo e schiena. Le precauzioni post-operatorie sono le stesse richieste per un qualsiasi intervento di chirurgia del seno, in particolare bisogna prestare attenzione alla cura delle cicatrici, utilizzando le creme necessarie. I primi risultati sono apprezzabili entro 6 mesi, con la normalizzazione fisiologica del seno.
Perché sottoporsi alla mastopessi riduttiva
Accanto alle ragioni cliniche e alle esigenze di evitamento di patologie più gravose per la colonna e la muscolatura della schiena, la mastopessi aiuta la donna che vuole ritrovare un seno più naturale e conforme alle proprie aspettative. Ritrovare il benessere psicologico è fondamentale, specialmente quando le dimensioni eccessive del seno rendono la vita quotidiana e relazionale fonte di disagio e problematiche.
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